martedì 29 settembre 2015
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lunedì 28 settembre 2015
homesick #24
Gli spazzini pulivano le strade, le foglie degli alberi avevano iniziato a cadere, si posavano a mucchi sui marciapiedi e se qualcuno non le toglieva, ai primi forti temporali, avrebbero otturato tutti i tombini delle fogne, con grande gioia del sindaco e dei cittadini. C’erano uomini e donne, armati di spadini e carrelli della spesa, che si facevano intere vie piene di cassonetti della spazzatura, ci si fermavano davanti e davano un’occhiata, se c’era qualcosa che li interessava la prendevano, poteva essere di tutto, lo spadino serviva per raggiungere gli oggetti più lontani, sulla punta dello spadino c’era un piccolo gancio, l’ingegno sembrava continuare a persistere all’interno della nostra razza.
Davanti all’ufficio, alcune mattine, ti potevi imbattere negli sguardi ostili dei colleghi, ci avevo fatto l’abitudine e non me ne preoccupavo, di solito abbassavano subito gli occhi, quindi il contatto visivo non durava che qualche attimo e poi ognuno per la sua, i rapporti, a volte, finivano così, mi stancavo o qualcosa mi aveva dato parecchio fastidio nel comportamento di qualcuno, poi non ci si parlava più e ci si limitava a passarsi accanto come fantasmi, non è che la cosa mi dispiacesse, ci stavo meglio da solo e soprattutto in silenzio, senza le chiacchiere asfissianti degli altri.
Sabato pomeriggio me ne ero andato sul terrazzo di casa, a stendere le lenzuola, era fine ottobre e il sole era ancora caldo, mi sono seduto contro un muro giallo ocra, dopo aver messo le lenzuola sui fili e mi sono anche sbottonato la camicia, era metà pomeriggio e sono rimato quasi un’ora così, poi mi sono alzato e mi sono guardato intorno, nel cielo non c’era una nuvola e la vista poteva spaziare per trecentosessanta gradi, potevo vedere la stazione e le montagne azzurrine, il campanile della chiesa e i vestiti e le lenzuola degli altri messi ad asciugare su diversi terrazzi, mi è venuta sete e sono sceso, la Tangenziale, in lontananza, sembrava un fiume muto e quieto, le macchine scivolavano sull’asfalto senza fare rumore.
domenica 27 settembre 2015
le alte torri #16
mercoledì 23 settembre 2015
dream #12
martedì 22 settembre 2015
Berlin #1
lunedì 21 settembre 2015
Ausgang #12
giovedì 17 settembre 2015
freewheelin' #25
martedì 15 settembre 2015
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lunedì 14 settembre 2015
Ausgang #11
domenica 13 settembre 2015
le alte torri #15
L’idea, disse P.L., è quella di entrare in contatto con questi piccoli gruppi di spacciatori, africani e arabi, sfruttare i soldi ricavati dal traffico di sostanze per aumentare il nostro controllo del territorio, bisogna creare spazi liberi dalla polizia, dalla politica, dalle insidie religiose, le chiese devono rimanere vuote, così le cabine elettorali, non ci devono essere più divise in giro a dire cosa si può e cosa non si può fare, dobbiamo partire dallo spaccio di sostanze, che si è creato in maniera autonoma e disomogenea e organizzarlo.
venerdì 11 settembre 2015
dream #11
Mattine nebbiose e fredde, i voli lenti degli uccelli neri, da un albero ad un altro, sogni di incidenti aerei, esplosioni di colori e lamiere – Lorenzo aveva una gamba rotta ed era seduto in un cortile, lo guardavo dall’alto, da un terrazzino obliquo, che sembrava sul punto di cadere, qualcuno fumava hashish, una perquisizione della polizia, un ragazzo era stato accoltellato, gli echi della mente, risuonavano discorsi, le diverse lingue parlate dagli invitati a tavola, ho sceso delle scale e sono arrivato vicino al mio amico, l’ho chiamato per nome e gli ho chiesto di salire, di vedere il posto in cui vivevo – Lungo la strada, nell’attesa di un mezzo di trasporto, buio e nebbia, un uomo africano, alto e misterioso, mi chiede se voglio qualcosa,
dipende da cosa puoi darmi
sostanze
quali?
Una giacca rossa, nella tasca destra trovo delle pillole, sono piccole e bianche, su un lato è impresso il numero 7, ne butto giù una, voli obliqui e interminabili sulla superficie sfuggente del mondo.
martedì 8 settembre 2015
Ausgang #10
sabato 5 settembre 2015
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non velenoso?
- Velenoso, signore, come un mala verde o un cobra sputatore
- Perché
- Mi sentirei più sicuro, signore.
- E questa sarebbe la tua idea del paradiso, sentirti più sicuro?
- Si signore.
- Un serpente velenoso è davvero più sicuro?
- Non del tutto, a lungo termine, ma che importa? si deve sentire davvero bene dopo che ha morso qualcuno.
- Più sicuro?
- Si signore, la gente morta fa meno paura di quella viva. E' un passo nella direzione giusta
- Giovanotto, credo che tu sia un assassino.
william s. burroughs
strade morte
venerdì 4 settembre 2015
dream #10
giovedì 3 settembre 2015
Ausgang #9
ZetaElle #28
Tornato in città Zito Luvumbo si era ritrovato pieno di cose da fare e organizzare. Simulazioni di guerriglia urbane per le strade dei qua...
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I dolori iniziano lunedì mattina, al lavoro. Durante la lezione mi tocco il lato destro della bocca e sento crescere una...
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Ce l’hai una sigaretta? - chiede il tossico. Non fumo, mi dispiace – rispondo. Allora che me la vai a cercare? No, non ho quest...
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Per capire il significato di quella perdita dovresti passare almeno cinque o sei anni con una stessa persona e vederla tutti i giorn...