E' questa distanza a farmi sentire il tuo corpo così vicino.
vuoi del popper? rende l’orgasmo più intenso...
il
ragazzo era stato ad una festa su uno dei barconi nella cerchia dei canali
ovest, era andato da solo, si era bevuto una heineken in un pub prima di arrivare e si era arrotolato una sigaretta di tabacco, era già notte mentre si dirigeva
verso il barcone e le stelle gridavano mute nel cielo le loro canzoni d’amore,
sentiva i battiti del suo cuore più forti mentre pensava a lei, che tra poco
l’avrebbe rivista, erano un paio di settimane che non si incontravano e
è
questa distanza a farmi sentire il tuo corpo così vicino
aveva
voglia di abbracciarla e di dirle qualcosa di dolce e delicato, le voleva anche
dare una poesia che le aveva scritto, gli piaceva dare poesie alle ragazze di
cui si innamorava o che facevano nascere e morire un sentimento dentro di lui.
Si fermò all’absinth e bevve un bicchiere di fée verte, poi le cose divennero
più lucide e chiare e magiche e misteriose e poi arrivò al barcone e si accese
una sigaretta e sorrise ed entrò e la vide che ballava, da dietro, i capelli
che le arrivavano sulle spalle, sciolti, si avvicinò senza che lei se ne
accorgesse, si avvicinò da dietro e la guardò, senza toccarla, senza far
sentire la sua presenza e
è
questa distanza a farmi sentire il tuo corpo così vicino
ne
annusò l’odore e allora lei si girò e si guardarono negli occhi e lei gli diede
uno schiaffo, in faccia, forte, poi sorrise e l’abbracciò e lui sentì il cuore
scoppiargli e sentì il suo odore ancora più intenso e la strinse più forte e
una volta, mentre erano chiusi in una stanza e lei lo aveva fatto inginocchiare
e gli aveva chiesto di masturbarsi davanti a lei mentre gli tirava i capezzoli
e lui sentiva il vuoto aprirsi e la libertà sempre più vicina e lei parlava a
voce bassa e lui era quasi una settimana che non veniva e tutta quella energia
sessuale che gli inondava il corpo di fremiti e follia e pensieri inquieti e
lei gli aveva detto che avrebbe contato fino a tre e lui sarebbe dovuto venire,
i loro giochi, i loro giochi speciali, i loro giochi violenti e quando la sua
voce, dolcemente, aveva detto due, lui aveva incominciato a venire e a
sciogliersi in fili di pura luce e a volare e lei gli aveva accarezzato i
capelli e con un gesto materno gli aveva avvicinato la testa ai seni ed erano
così morbidi e lui non aveva pensato più a niente ed era scomparso in quel
contatto e tante volte si era chiesto come potessero quelle sensazioni, quelle
emozioni essere così pure...
si
sedettero da una parte, la musica era meno forte e loro potevano finalmente
parlare, lei gli chiese se gli piacevano le sue scarpe nuove, lui le sorrise,
poi si presero per mano e rimasero in silenzio. la felicità erano quelle dita
intrecciate.
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