eiaculazioni
maschili come pere d’eroina. l’istinto maschile e quello femminile si
travestivano in forme e promesse, era sempre il solito gioco, entrare e uscire,
svuotare e riempire, era la solita illusione che faceva andare avanti il mondo
e con lui la nostra razza bastarda. i ragazzi arabi si picchiavano per strada,
urlavano tra di loro, le donne vestite di nero, con il volto coperto, avrei
dovuto limitare ancora di più i contatti umani, non lasciarmi sfiorare o toccare,
avevamo un bel peso da portare e questo peso ce l’avevamo nei coglioni, si
gonfiavano, bisognava svuotarli, fino a quando sarebbe durato? tante donne ci
guadagnavano sopra, altre ne erano distrutte, c’erano i soldi e lo sfruttamento
e le grasse risate di vecchie battone in vetrina, sedute sullo sgabello, i
fessi sarebbero tornati, lo sapevano, andava così, andava avanti così da
sempre, céline chiuso nella sua casa di campagna a bestemmiare e guardare i suoi gatti,
vestito di stracci come un barbone, la foto in bianco e nero di una spiaggia
deserta, camminiamo piano, senza lasciare orme, camminiamo piano, l’orizzonte
sembra svanire, tra nuvole e odori di pioggia, l’orizzonte sembra svanire e noi
continuiamo a camminare, isole lontane, tramonti dimenticati.
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