Sono in un prato insieme ad altre persone, è notte e siamo ubriachi, sono rimaste solo tre bottiglie di vino, una di esse è enorme, la stappo e tutti si avvicinano perché hanno una voglia irrefrenabile di bere, do un sorso e poi la passo, ne prendo un’altra e mi allontano, alcune persone mi seguono, la apro e il vino comincia a cadere sull’erba, due uomini si inginocchiano e lo iniziano a leccare come cani, guardo in alto, non ci sono stelle nel cielo – incontro Harry Love su una scala, dentro una casa, mi sorride, mi passa una busta da lettere con sopra il disegno infantile di una stella, poi si allontana, apro la busta, è piena di funghi magici essiccati – sul cellulare ci sono dei messaggi di mia madre, dice che è in partenza per Buenos Aires, sono seduto su una lunga panca di legno insieme a mia sorella, è notte, le faccio leggere il messaggio e ci mettiamo a ridere – vedo Barbara seduta su una scalinata, è buio, lei alza gli occhi e ci guardiamo, mi avvicino e le chiedo se aspetta qualcuno, mi dice di no, le domando se vuole fare una passeggiata, mi osserva silenziosa, poi si alza e ce ne andiamo insieme da quel luogo – siamo per strada e stiamo parlando, ogni tanto mi avvicino per baciarla delicatamente dietro al collo, la sua pelle e i suoi capelli sono continue scoperte, poi ci fermiamo ad un incrocio, mi giro improvvisamente per guardarmi dietro – sono in un letto da solo e non so più come raggiungerti.
lunedì 27 febbraio 2017
dream #55
Sono in un prato insieme ad altre persone, è notte e siamo ubriachi, sono rimaste solo tre bottiglie di vino, una di esse è enorme, la stappo e tutti si avvicinano perché hanno una voglia irrefrenabile di bere, do un sorso e poi la passo, ne prendo un’altra e mi allontano, alcune persone mi seguono, la apro e il vino comincia a cadere sull’erba, due uomini si inginocchiano e lo iniziano a leccare come cani, guardo in alto, non ci sono stelle nel cielo – incontro Harry Love su una scala, dentro una casa, mi sorride, mi passa una busta da lettere con sopra il disegno infantile di una stella, poi si allontana, apro la busta, è piena di funghi magici essiccati – sul cellulare ci sono dei messaggi di mia madre, dice che è in partenza per Buenos Aires, sono seduto su una lunga panca di legno insieme a mia sorella, è notte, le faccio leggere il messaggio e ci mettiamo a ridere – vedo Barbara seduta su una scalinata, è buio, lei alza gli occhi e ci guardiamo, mi avvicino e le chiedo se aspetta qualcuno, mi dice di no, le domando se vuole fare una passeggiata, mi osserva silenziosa, poi si alza e ce ne andiamo insieme da quel luogo – siamo per strada e stiamo parlando, ogni tanto mi avvicino per baciarla delicatamente dietro al collo, la sua pelle e i suoi capelli sono continue scoperte, poi ci fermiamo ad un incrocio, mi giro improvvisamente per guardarmi dietro – sono in un letto da solo e non so più come raggiungerti.
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