ero seduto in disparte,
in un fotogramma muto
di una pellicola
ormai sbiadita e dimenticata,
ho guardato
oltre i bagliori
di un giorno in rovina,
i primi fuochi che
venivano accesi,
le ultime sensazioni
svanivano
accarezzando il profilo
del tuo volto alla sera,
ci penseranno i tuoi occhi
a guidarmi al di là
di questo lento cadere,
i tuoi occhi
come lo specchio
di un cielo striato
di lividi e angosce
e infinito candore.
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