Ero in macchina con una donna e i suoi figli e c’era qualcosa in lei che mi attraeva, stavo cercando parcheggio perché dovevo andare da Sofia e poi le strade sono diventate confuse e la città è scomparsa e mi sono ritrovato a casa di Marco e stavamo parlando e lui mi faceva delle domande, se lavoravo, quanto guadagnassi ma non c’era più nessun lavoro nella mia vita come non c’era più nessun guadagno - E avrebbero dovuto abolire tutti i soldi e dare fuoco a ogni banca e non sapevo perché continuassi ancora a preoccuparmi di queste cose - Lande immerse nel sole, giochi di ombre, sagome oscure di persone, scatto dopo scatto dopo scatto - I corridoi vuoti di una scuola, le assemblee senza più nessuno che avesse voglia di dire la sua e combattere, lotte finite, cortei di fantasmi, i cortili, le aule, un’adolescenza svanita fra lezioni bruciate e compagni scomparsi, chi cazzo aveva più la forza di stare a spiegare e a discutere, a ripetere le stesse cose di sempre - Quella vita era passata, diceva lo scrittore, dovevo solo dimenticarla, non c’erano più legami, nessun ricordo, nessuna testimonianza - Inventa un altro te stesso, indossa i suoi vestiti stracciati, vaga per i vicoli e le strade sporche, quanto di questa storia sarà ancora una fuga del tuo cuore? Quanto di questa caduta sarà ancora l’unico modo per perdersi e mai più ritrovarsi?
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ZetaElle #32
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