Non dovremmo giudicare noi stessi dalle nostre azioni, perché non sono altro che il simulacro di una decisione mai presa e lo senti nel cuore, nel suo chiudersi e aprirsi tutto il dolore che arriva come fosse una lenta e calda onda, una carezza. uno schiaffo, così dolce, così crudele, lo senti nelle lacrime e nella loro tenerezza, lo senti nell’odore della sua pelle in un letto ormai vuoto, negli ultimi abbracci a qualcuno che non stringerai più, lo vedi ancora nei ricordi di ogni volto che hai lasciato andar via, nei sorrisi, negli istanti che precedono ogni fine, in quella luce, in quel tempo meraviglioso e sospeso, di una bellezza struggente, nel silenzio che ti porterai dentro, nell’eco di ogni parola d’amore che non sei mai riuscito a dire.
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ZetaElle #33
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