mercoledì 18 luglio 2012

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Come penetrare nell'intimo della gente? Era una dote o una capacità che non possedeva. Non aveva, semplicemente, la combinazione di quella serrature. Prendeva per buono chi lanciava i segnali della bontà. Prendeva per leale chi lanciava i segnali della lealtà. Prendeva per intelligente chi lanciava i segnali dell'intelligenza. E fino a quel momento non era riuscito a vedere dentro sua figlia, non era riuscito a vedere dentro sua moglie, non era riuscito a vedere dentro la sua unica amante: forse non aveva neppure cominciato a vedere dentro di sé. Cos'era, lui, spogliato di tutti i segnali che lanciava? La gente, dappertutto, si alzava in piedi urlando: - Questa persona sono io! Questa persona sono io! - Ogni volta che li guardavi si alzavano e ti dicevano chi erano, e la verità era che non avevano, non più di quanto l'avesse lui, la minima idea di chi o che cosa fossero. Credevano anche loro ai segnali che lanciavano. Avrebbero dovuto alzarsi e gridare:- Questa persona non sono io! Questa persona non sono io! - L'avrebbero fatto, se avessero avuto un minimo di pudore. - Questa persona non sono io! - Allora forse avresti saputo come procedere tra quei segnali, tra le innumerevoli stronzate di questo mondo.

philip roth
pastorale americana

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