Il furgone era arrivato presto e aveva parcheggiato vicino al negozio. Più lontano, sullo stesso canale, avevano iniziato a fare dei lavori di rinforzamento degli argini e delle fondamenta di alcune case. Avevano aperto un cantiere e ogni tanto, quando lui tornava verso il suo piccolo appartamento, si fermava a guardare gli operai che lavoravano e parlavano, qualcuno si fumava una sigaretta e sembravano completamente presi, coinvolti in quello che facevano. Non era mai riuscito a creare quel senso di comunione, di fratellanza maschile, se non quando era stato più giovane, a scuola. Poi quegli anni erano scomparsi, come molte altre cose dalla sua vita. E le strade erano diventate più confuse. Una cosa era certa. Andare avanti era l’unica possibilità che avesse.
Il
tipo del furgone era entrato nel negozio e gli aveva consegnato la bolla con
gli ordini, lui aveva controllato che tutto fosse apposto, aveva firmato e
aveva ridato la bolla al tipo del furgone. Poi il tipo era uscito di nuovo,
aveva caricato un carrello e gli aveva portato dentro al negozio alcuni
scatoloni.
Dopo
che il tipo se ne era andato, lui era uscito dal negozio e si era acceso una
sigaretta, alcuni turisti si dirigevano, ridendo, verso il centro del red light
district, a guardare qualche ragazza o a realizzare le loro fantasie. Questa
era la città delle meraviglie, pensò. Ma bisognava avere i soldi per essere un
suo cittadino. Altrimenti eri un semplice turista. Ti godevi quanto ti veniva
offerto e poi te ne andavi. Ne aveva conosciuti parecchi di furbi, traffichini,
imbroglioni, gente che aveva lasciato il proprio paese per vendere merda qui ed
era gente che la merda la sapeva vendere bene. Il solito discorso, qualcuno che
compra, qualcuno che vende. Dove fosse l’origine di questa dialettica che
governava il mondo era un pensiero troppo sottile per essere analizzato. Andava
così. Compravi. Vendevi. Compravi. Vendevi.
Aprì
gli scatoloni, tirò fuori alcuni vibratori di varie dimensioni, stimolatori
anali e vaginali e alcuni articoli sadomaso. Mise alcuni oggetti nel magazzino,
altri li fece sistemare dalle due commesse che lavoravano per lui nelle
apposite sezioni del negozio. Era un furto, lo sapeva. Non comprava mai oggetti
e prodotti di qualità e li rivendeva a un prezzo che era quasi il doppio. Ma
tanti continuavano a caderci. E lui a guadagnare.
Uscì
dal negozio e si fermò davanti al canale. Passò un barcone con un uomo e
una donna. Lo salutarono. Lui non rispose al saluto. Guardò fisso nell’acqua e
si accese una sigaretta.
Nessun commento:
Posta un commento