Le porte verniciate di
bianco. I pomelli tondi. Le finestre orizzontali e le tende tirate. La stanza
azzurra, scosti le tende e potresti essere ovunque. I respiri ritmati come le
onde del mare. Anni fa ero disteso su un letto, avevo mangiato dei semi di morning
glory, la luce che filtrava dalle persiane di una finestra proiettava onde sul
soffitto, il movimento era lento, ipnotico. Alcuni oggetti possedevano un’aurea
luminosa. Altri una luce interiore. La stanza è calda. Le strade sono
sconosciute.
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Warsaw #3
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