Ho lasciato che la musica guidasse gran parte dell’esperienza ed è stata una saggia scelta. Le strutture melodiche e armoniche delle canzoni hanno formato una sorta di percorso sicuro nel quale potessi muovermi da un punto di vista emotivo, una specie di rete di protezione interiore, non mi sono mai sentito triste o malinconico (come tante volte mi è successo quando mi sono confrontato con le mie emozioni) ma sempre consapevole di essere parte e fulcro della mia vita, che la paura non era altro che una costruzione mentale e che potevo spostarmi liberamente in tutte le direzioni che desiderassi senza nessun timore di perdermi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
ZetaElle #33
Ritardi necessari per rallentare i pensieri e i ritmi dei collassi psichici, qualcuno aveva richiamato Alain nei quartieri generali del Ci...
-
I dolori iniziano lunedì mattina, al lavoro. Durante la lezione mi tocco il lato destro della bocca e sento crescere una...
-
Per capire il significato di quella perdita dovresti passare almeno cinque o sei anni con una stessa persona e vederla tutti i giorn...
-
Ce l’hai una sigaretta? - chiede il tossico. Non fumo, mi dispiace – rispondo. Allora che me la vai a cercare? No, non ho quest...
Nessun commento:
Posta un commento