Le ombre dei tronchi degli alberi
passavano veloci fuori dal finestrino del treno, poi all’improvviso camminavo
per strada e guardavo in alto, tra i palazzi e la luce del sole che illuminava
in maniera divina le superfici delle nuvole, come all’interno della navata di
una chiesa dalle volte decorate, la mano di dio che usciva da quelle nuvole, che
cosa avrebbe toccato?
Cancellare gli ultimi ricordi, un
esercizio di purificazione quotidiano, eliminare gli stati d’animo negativi, le
loro cause, le persone che generano quegli stati, la nostra anima si levigava,
con il passare degli anni, se guardavamo dentro di noi potevamo vedere quanto
diventasse con il tempo liscia e luminosa, non sarebbe più rimasto nulla di
quanto vissuto, sarebbero scomparsi con i mesi tutte le cose che avevo amato di
te e quei ricordi sarebbero diventati poco più che rosee nubi nell’ora del
tramonto, potevo osservarne la bellezza, ma in maniera distaccata, estetica, il
mio cuore era libero, guardare le nuvole seduto sulla sabbia, una mano che esce
fuori da esse e si allunga, lucente, fino a toccare la mia fronte.
dio non esiste.
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