Sono seduto a un tavolo, fuori da una casa, in un giardino, ci sono Bea, Rhia e Matty B che stanno parlando, ascolto i loro discorsi e Bea dice qualcosa sul fatto che non parlo molto bene inglese e Matty B è d’accordo con lei, inizia a rodermi il culo, una vecchia sensazione, quando comincio a sentirmi a disagio e ad arrabbiarmi, allora gli dico, in inglese, che se fossimo nel mio paese le cose sarebbero diverse e che se potessimo parlare la mia lingua faremmo tante discussioni interessanti – Rhia porta dei piatti di pasta e io mi alzo perché devo andare a pisciare e anche per allontanarmi da loro, arrivo ad un bagno simile a quelli che ci sono nei campeggi, ci entro ed è molto grande, mi giunge ancora alle orecchie la voce di Matty B, sta dicendo che dovrei trovarmi un lavoro e mi fa incazzare sempre di più, esco dal bagno e ritorno al tavolo, loro hanno quasi finito di mangiare, mi siedo ma non tocco nulla dal mio piatto – sono con Matteo e stiamo salendo le scale di un edificio, siamo da soli e la luce è bassa e obliqua, camminiamo attraverso una stanza, sembra un ufficio vuoto, con delle scrivanie e delle sedie girevoli, ci fermiamo davanti ad una grande finestra, è il tramonto, ci sono così tante droghe a disposizione, gli dico, e non avrei mai immaginato di provarle tutte.
martedì 7 marzo 2017
dream #57
Sono seduto a un tavolo, fuori da una casa, in un giardino, ci sono Bea, Rhia e Matty B che stanno parlando, ascolto i loro discorsi e Bea dice qualcosa sul fatto che non parlo molto bene inglese e Matty B è d’accordo con lei, inizia a rodermi il culo, una vecchia sensazione, quando comincio a sentirmi a disagio e ad arrabbiarmi, allora gli dico, in inglese, che se fossimo nel mio paese le cose sarebbero diverse e che se potessimo parlare la mia lingua faremmo tante discussioni interessanti – Rhia porta dei piatti di pasta e io mi alzo perché devo andare a pisciare e anche per allontanarmi da loro, arrivo ad un bagno simile a quelli che ci sono nei campeggi, ci entro ed è molto grande, mi giunge ancora alle orecchie la voce di Matty B, sta dicendo che dovrei trovarmi un lavoro e mi fa incazzare sempre di più, esco dal bagno e ritorno al tavolo, loro hanno quasi finito di mangiare, mi siedo ma non tocco nulla dal mio piatto – sono con Matteo e stiamo salendo le scale di un edificio, siamo da soli e la luce è bassa e obliqua, camminiamo attraverso una stanza, sembra un ufficio vuoto, con delle scrivanie e delle sedie girevoli, ci fermiamo davanti ad una grande finestra, è il tramonto, ci sono così tante droghe a disposizione, gli dico, e non avrei mai immaginato di provarle tutte.
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