giovedì 11 luglio 2013

Amsterdam #29



Lynn era tornata nella sua stanza, si era sdraiata sul letto. Aveva chiuso gli occhi, le nuvole violacee passavano sulle sue palpebre. Si alzò e accese una candela. Sulle pareti tremolavano fogli pieni di parole. Lettere di suo padre. Poesie. Disegni. Le copertine dei libri giocavano con il buio. Uscivano fuori, alla luce della candela, i nomi di Kerouac, T.S. Eliot, Steinback, Forster. Lynn prese una bottiglia di vino e la stappò. Si riempì un bicchiere, si sedette di nuovo sul letto, con le gambe incrociate. Il loto è un fiore che nasce da acque oscure e sporche. Ed è un fiore bellissimo. Lynn si guardò la mano sinistra, quella senza il bicchiere. Guardò le linee della sua mano, non le piacevano. Poi posò il bicchiere, chiuse gli occhi e iniziò ad accarezzarsi i capelli.

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