sabato 28 novembre 2020
Orgiva #18
giovedì 19 novembre 2020
Lanjaron #2
lunedì 16 novembre 2020
Cigarrones #16
Non mi ricordavo il motivo ma mi ero ritrovato a camminare con Vittorio, Clarabelle e Glenn e stavamo andando dove era la sorgente dalla quale arrivava l’acqua che finiva alla fonte di Cigarrones (un tubo che usciva fuori da una roccia, con una pressione che sembrava quella delle ultime gocce di piscio quando uno si sgrulla il cazzo) - C’era stato un problema e Vittorio aveva una pala con sé e mi aveva detto che bisognava scavare un pò di terra per liberare i tubi o trovare l’acqua o qualcosa del genere, non che mi interessassero i dettagli (né tantomeno l’idea di mettermi a lavorare) ma era una bella giornata e avevo voglia di vedere un posto nuovo. Abbiamo seguito un vecchio sentiero, quello che attraversava le colline fino a Tablones e ogni tanto Vittorio si fermava e dava un paio di tiri dalla sua pipa (fumava erba) e raccontava qualche storia. Sulla cima della montagna che avevamo di fronte, stando a quello che diceva Vittorio, qualcuno aveva costruito una sorta di tempio buddista, per meditare, ricercare il vuoto, recitare mantra o forse più semplicemente assumere acidi in totale tranquillità. Mi venivano in mente monaci zen, giorni di nebbia, il tè verde servito in piccole tazze di porcellana decorate con motivi stilizzati, la calma dei pensieri e del cuore. Ogni inizio e ogni fine. Quando siamo arrivati alla sorgente, ci siamo accorti che era quasi secca, Vittorio ha spalato un pò di terra ma la situazione è rimasta la stessa, brutto segno, ho pensato, addio acqua dalla fonte, ora bisognava muovere il culo e andare con le taniche altrove.
Poi siamo ridiscesi, camminavo dietro agli altri guardandomi intorno, dove sarei arrivato? Dove avrei trovato un posto in cui valesse veramente la pena fermarsi e vivere?
Vittorio aveva cominciato a raccontare un’altra storia, mi piaceva ascoltarlo, difficilmente si ripeteva, la luce del giorno era ancora forte e le nostre ombre si erano perdute chissà dove.
mercoledì 11 novembre 2020
Giorni di anarchia e masochismo (2010)
Pensa a quante famiglie dimmerda hai intorno, gli uomini castrati, una volta che si sono sposati, le donne che prendono il potere, i coglioni gonfi, le scopate che diminuiscono, questo è il vero controllo, la vera schiavitù, le donne hanno una maniera particolare di asservirti ai loro voleri, la vita diventa un inferno, se devo essere uno schiavo allora lo sono realmente, fino in fondo, mi inginocchio nudo e prostrato e obbedisco, per questo credo che i rapporti sadomaso siano molto più sinceri, c’è una donna dominante, c’è un uomo sottomesso, in quel momento non ci sono maschere o se ci sono, sono vere, grottesche e magnifiche, c’è uno scambio di potere e molte volte i ruoli si invertono, è una esperienza profonda e unica, con le persone giuste, quelle più difficili da trovare - Le vedi quelle famiglie, quei mostri che camminano nei centri commerciali, li vedi i padri che guardano i culi delle ragazzine adolescenti, mentre spingono il passeggino del figlio senza che gliene freghi un cazzo di niente, certo, certo, ci raccontano che c’è l’amore, che ci sono i buoni sentimenti, quante stronzate, quante stronzate che ci raccontano, li vedi gli uomini al guinzaglio delle proprie mogli, li hai tutti intorno, donne che usano i figli come mezzo di comando, che diminuiscono le scopate e i coglioni si gonfiano e la mente e il corpo aspettano solo di schizzare, di liberarsi da quel peso, li vedi i tradimenti, gli stupri, le violenze, li hai sotto gli occhi, pensaci, è un sistema sbagliato, l’energia non è libera di muoversi come vuole, non si è liberi di scopare come e quando si vuole, giocando, scherzando, amandosi, senza stronzate, senza interessi, senza nulla da ottenere che non sia estasi e gioia, li vedi quei padri che spingono le carrozzine e vanno a fare la spesa e la sera sono tristi e le mogli parlano di questo e di quello e poi al letto niente da fare, un'altra giornata è passata e le famiglie continuano a formarsi e nuove file di schiavi in catena, giorno dopo giorno, al lavoro, a casa, nella stanza da letto - Ispirazioni anarchiche e passioni masochistiche, davanti allo specchio, un idiota ghignante, i miei occhi puri, il dolore che vibra nel corpo, il piacere che esplode, le manette ai polsi, vadano a fare in culo le chiese e i matrimoni, sulla croce ci sono stato e non ho mai goduto di più.
lunedì 9 novembre 2020
Orgiva #17
lunedì 2 novembre 2020
dream #100
ZetaElle #28
Tornato in città Zito Luvumbo si era ritrovato pieno di cose da fare e organizzare. Simulazioni di guerriglia urbane per le strade dei qua...
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