Eravamo in viaggio, su vagoni differenti e siamo arrivati in una stazione, per poi dividerci e mentre camminavo per vicoli e attraversavo piccole piazze piene di turisti mi chiedevo dove avrei passato la notte e ho provato a chiamare Luca per chiedergli dove fosse e c’era un lago che brillava oltre il profili delle palazzine d’epoca e ho pensato a Flavia e in una immagine mentale l’ho vista dirigersi verso di me per poi svanire tra la gente senza che avessimo avuto la possibilità di parlare - E c’era stata una festa a cui eravamo andati e gli incontri e quella particolare energia che solo l’adolescenza possiede e gli sguardi e le canne che giravano insieme ai bicchieri di birra e di vino - Stavo chiacchierando con Lorenzo e poi c’eri anche tu dall’altra parte di questa dimensione e ci siamo guardati e i flash improvvisi di una notte in cui eravamo in un locale ed eravamo rimasti da soli, perché non c’erano altre persone che conoscessi e ti eri seduta sulle mie ginocchia e io ti avevo abbracciato e poi eravamo usciti a fumare una sigaretta, passandocela, senza parlare, le stelle erano brillanti nel cielo ed era strano pensare che non ci saremmo più incontrati e che il futuro sarebbe stato la misteriosa assenza di tutto quello che ci aveva tenuto vicini.
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ZetaElle #20
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