Un lungo film mentale nelle stanze oniriche della mestizia, volevo mostrarlo a Sara, così mi avrebbe raggiunto in una camera buia - Doveva essere notte in qualche città sconosciuta del mondo o di quello che sarebbe venuto dopo - E c’erano stati inseguimenti, corridoi di scuole, travestitismi&parrucche, sequenze musicali, la cucina della casa di mia nonna, lo sguardo arrabbiato di una bambina - Avevo incontrato Maeve e Alfie seduti ad un tavolino del bar Mario, protetti dallo sguardo del fotografo, ci eravamo presi un tubo a testa e poi un altro e avevo ridato a Alfie, in una busta di plastica, i suoi libri di fantascienza in edizione economica, tra cui Philip K. Dick, Arthur C. Clarke e Isaac Asimov, li avevo tenuti con me per tutta l’estate e non ne avevo letto nessuno - Maeve mi aveva raccontato di quello che aveva fatto nei mesi passati, del nuovo truck che aveva comprato e in cui aveva deciso di vivere in uno dei terreni desolati vicino Cigarrones, Alfie rimaneva in silenzio, ogni tanto lo guardavo negli occhi, c’era una luce speciale nei suoi, l’amore, pensavo, o la chimica di qualche sostanza psichedelica ancora in circolo - Verso le sei avevo un appuntamento con Paul al bar Chico, quando sono arrivato lui era già lì, seduto su uno sgabello, in un angolo, mezzo sbronzo - Stavo imparando a riconoscere il suo stato di ubriachezza dal suo sguardo e al momento non mi sembrava messo tanto male - Abbiamo parlato di nuovo del documentario sul Dragon Festival, delle nuove scene che avremmo girato a Cigarrones o magari di spostarci a Beneficio e ricostruire lì il set di Cigarrones, incorporando nelle immagini tutte le grottesche figure che deambulavano in quegli spazi alterati che la ragione aveva finito per trasformare in aberrazioni linguistiche, troppi acidi, troppo alcol, troppe droghe in generale - Mi tornava in mente Francis Ford Coppola e il suo Vietnam personale mentre girava Apocalypse Now, ci avremmo pensato io e Paul a rinnovare quella esperienza estrema e lo avremmo fatto nella giungla di eucalipti che nascondevano Beneficio dagli occhi curiosi del mondo esterno (e della Guardia Civil), era il luogo perfetto per ricreare il tempio (al suo posto avremmo usato un tipi) dove Kurtz (la cui parte sarebbe andata a Wibbs) si era rifugiato , lasciandosi impazzire nel proprio delirio di potenza - Avevo finito il mio secondo tercio e Paul aveva attaccato il suo terzo, non avevo voglia di sbronzarmi più del necessario, stava diventando sfiancante tutto questo alcol e anche noioso, la luce stava calando e alcuni uomini, tra cui uno anziano, giocavano a carte a un tavolino vicino a noi, ho pensato a mio nonno, alla vecchiaia e alla solitudine, che era quanto di più sincero ognuno di noi possedesse - Ho abbracciato Paul, gli volevo bene, ho pagato da bere per me e per lui e me ne sono tornato a casa, la sera, come quando ero un ragazzo, aveva iniziato ad avvolgere i miei ricordi di malinconie dorate e sognanti.
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