Ero con Marco al Pigneto e stavamo camminando, poi siamo arrivati al piccolo ponte pedonale che passa sopra la ferrovia e c’erano alcune persone che stavano suonando, improvvisando un concerto, c’erano anche delle sedie e allora ci siamo seduti ad ascoltare la musica, c’era anche Ken, seduto lì, l’ho guardato ma lui non mi ha riconosciuto, poi si è alzato ed è andato via, aveva i capelli ricci, biondi, poi anche io e Marco ci siamo alzati e siamo ritornati verso la mia macchina, dove l’avevo parcheggiata, poco lontana e quando siamo arrivati ho visto che la mia auto era quasi distrutta, qualcuno aveva spaccato i vetri e tolto le ruote e anche intorno le altre macchine erano state mezze sfondate - Un’altra immagine della macchina, ora riparata, trasformata in una diversa, con dei ragazzi a bordo, che appena mi vedono, partono e scappano via - Io e Marco camminiamo ancora per il Pigneto e ci fermiamo a un bar a parlare con alcune persone, mi dispiace per la mia macchina, frammenti rossi nella memoria, forse rabbia, amore o tutte e due le cose messe insieme.
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