sabato 10 giugno 2023

dream #136

 Stanze clandestine in cui riunirsi e parlare di film e cinema e avanguardie storiche, piccoli gruppi di persone sedute in cerchio, sigarette di hashish che giravano fra le mani e associazioni sovversive di idee e poi l’improvviso desiderio di andarsene e di rimanere da soli e così mi sono ritrovato a vagare per le strade della città, simili e diverse e non sapevo bene che ora fosse anche se era tutto buio intorno e pensavo di dover andare ad un appuntamento anche se non ricordavo bene dove e poi, parcheggiata ai lati di una via, è apparsa la mia macchina e ci sono salito e mentre mettevo in moto un’altra auto è arrivata e mi ha tamponato e quando sono sceso per vedere cosa era successo lo scenario è cambiato, sembrava di essere in campagna, in una zona rurale, c’era un uomo al volante dell’altra macchina, ancora dentro e quando sono andato a parlargli i suoi occhi mi hanno quasi pietrificato, uno sguardo penetrante, forte, diretto, uno sguardo che mi ha spaventato, era uno zingaro e ho pensato che sarebbe stato meglio allontanarmi e mentre stavo camminando lui mi seguiva e poi sono entrato in una casa, che credevo fosse la mia anche se non lo era e sparsi per le stanze c’erano degli oggetti familiari, avrei voluto dormire, mi sentivo come sotto l’effetto di qualche sostanza, labili confini psichici che si stavano sciogliendo, camminavo di nuovo per le strade, era ancora buio, un gruppo di ragazzi arabi mi si è avvicinato, tutto a posto? Ha chiesto uno di loro, gli ho sorriso senza rispondergli e ho tirato dritto.

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