Si era rotto un tubo dell’acqua nella stanza, lo vedevo attraversare la parte bassa di un muro scrostato e ammuffito, verde scuro, azzurrognolo, avevo toccato il pavimento, era bagnato, avrei dovuto chiamare la proprietaria di casa e dirglielo, un’altra rottura di coglioni - Erano arrivati dei nuovi coinquilini, erano una coppia e avevano due figli piccoli, non avevamo parlato molto e poi eravamo in macchina e stavamo cercando di raggiungere un posto in cui avrei dovuto tenere un colloquio di lavoro, come al solito mi sono perso e le strade che vedevo non erano come quelle che ricordavo e le mie mappe mentali sono diventate confuse e poi eravamo dentro una cartina stradale, appiattiti, muovendoci in maniera virtuale in uno spazio inesistente, in un disegno, che solo dopo essere stato proiettato all’interno delle nostre menti sarebbe diventato di nuovo tridimensionale e percorribile - Siamo passati in un tunnel e non capivo se ne saremmo mai usciti - Una ragazza stava litigando con qualcuno, sul tetto del palazzo che avevo di fronte al mio balcone, era notte e pioveva e lei ha lanciato qualcosa, forse dei vestiti o delle scarpe e ho pensato di andare a controllare per vedere che roba fosse, era parecchio buio, così ho preso una torcia, per poi fermarmi a riflettere che non avevo la minima idea di dove andare a cercare - Una parte della sceneggiatura raccontava di una fuga e di un inseguimento e della presenza di un personaggio malvagio, forse un nazista, che ci stava cercando mentre noi continuavamo a nasconderci e a vagare all’interno di interminabili città sotterranee, appartenenti ad un futuro fantascientifico e apocalittico, mi ero ritrovato chiuso in un armadio ad attendere che la paura passasse, poi ero al volante della mia macchina, fuori dal tunnel psichico, le strade si annodavano come fossero serpenti vivi, più veloce, disse la donna che mi era seduta accanto, mettendo una mano sul rigonfiamento dei miei pantaloni, premendolo e accarezzandolo, ho accelerato senza pensarci troppo, incominciando a sentire una erezione, non sapevo dove stessimo andando, però era meglio sbrigarsi e non guardarsi indietro.
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