Viaggi in macchina lungo strade perdute e scenari avvolgenti e notturni e forse serie di paesi di cui non conoscevamo il nome anche se ci passavamo attraverso e tutto quello che avevo fatto in questo ultimo anno non era stato altro che cercarti nei luoghi della memoria, nelle strade, nei posti in cui avevamo vissuto insieme e tu non c’eri più anche se quando chiudevo gli occhi e mi posavo una mano sul cuore e mi mettevo a respirare tu apparivi di nuovo ed eri dentro di me e sapevo allora che ci saresti rimasta fino a quando avrei camminato su questa terra.
Le luci tremolavano riflesse sulla superficie dell’acqua scura del lago, poi si fermavano e ne guardavo geometrie e composizioni, inventando con la mia immaginazione le forme più stravaganti ma anche quelle più semplici e c’erano coreografie danzanti di stelle nel cielo e ho pensato che sarebbe stato bello fare una lunga passeggiata e parlare dei ricordi o semplicemente sentire la tua voce e la tua presenza e osservare il tuo profilo e metterci a ridere e scherzare, amandoci un altro pò, prima che il mondo cambi e le nostre strade ci conducano in altri luoghi, lontani e misteriosi.
Lontani e misteriosi.
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