martedì 11 agosto 2020

El barranco del medio

Elettricità viola nel cielo a occidente, visioni delle coste d’Africa in sogni alcolici e marittimi, la bottiglia di gin poggiata per terra fra le storie smarrite di acrobati circensi e marinai e trafficanti d’oppio - Sulla linea dell’orizzonte qualcuno scriveva poesie con i resti della propria vita, perché rimanesse l’illusione di un movimento ondulato che solo altri occhi avrebbero potuto osservare per poi dimenticare e città costruite nelle albe di progetti architettonici di un futuro proibito, gli enormi palazzi distesi in verticale sulla spiaggia, i blocchi di vetro e cemento moltiplicati in aritmie distopiche, stanze e finestre e gli sguardi galvanizzati  dietro lenti scure dei turisti pornografici, le camice floreali aperte sul petto, catene dorate e crocifissi sanguinanti, uomini nudi impiccati ai pali dell’alta tensione, a penzolare con erezioni capitali, gli imperi che i genocidi avevano innalzato sulle macabre maschere dei dormienti, volti contratti in agonie e orgasmi spasmodici e qualcuno mi aveva dato una chiave e una pasticca di ecstasy e mi aveva indicato una porta e io mi ero girato e allontanato da lui e avevo camminato lungo confortevoli corridoi di morbide moquette marroni, passi silenziosi in un labirinto di manicomi mescalinici, gli sciamani del quarto millennio preparavano la loro antica medicina, nei loro occhi risplendeva la luce di un caleidoscopio di fulmini lontani, sabbia nera, rocce disegnate dal vento, dall’acqua, dalla spuma di un’eiaculazione cosmica - Il faro del porto tremolava e si sdoppiava e le onde respiravano e il loro suono cantava la storia stessa del mondo per farmi addormentare, tempeste nella mente e le prime gocce di pioggia e le nuvole basse che oscuravano i contorni di metropoli abbandonate nei giorni che verranno, libri pieni di polvere, vecchie mappe nascoste nelle bottiglie d’assenzio del secolo scorso, una camera d’albergo in cui uno scrittore si era suicidato, poemi erotici ed etilici che le tue gambe aperte componevano nel calore di una mattina di gioia e violenza, le immagini sbiadite degli amanti abbracciati in composizioni di libido stilizzata, i ricordi che svaniscono e ci lasciano nudi e distesi su letti disfatti dal tempo, foto d’epoca e noi smarriti fra grida, amplessi e sudore.   

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