pali
del telegrafo e messaggi invisibili, i riflessi dei vertici dei palazzi nei
canali di poveri quartieri, nessuno in giro a sorridere alla miseria, fango ai
margini, i sacchi di carbone, le tue mani fredde, bambine vestite di bianco,
giochi innocenti, le tavole di legno sul pavimento, le luci di un ponte, di
notte, in lontananza, scrivere poesie come fossero dichiarazioni d’amore, viali
innevati e carrozze, l’ultima ora passata su un fiume, il sole che si
allontana, l’oppio nascosto sul fondo di una cassa, le ombre dell’inverno e
quelle sempre più scure del tempo.
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Warsaw #3
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