gli automi del sogno. i corpi come marionette,
immobilizzati in un gesto. negozi anonimi, senza insegne, senza parole. gli
incontri sconosciuti prima del risveglio.
proporzioni alterate, in primo piano una donna
triste, con le braccia incrociate, lo sguardo rivolto altrove, il verde
acquatico dell’erba, gli alberi spogli, che si innalzano verso un cielo d’inverno.
Sei presente in questo spazio, proiettando la vita altrove.
ti sfioravi le labbra con le dita e avrei anche
voluto baciarle, ma non sapevo se quel gesto avrebbe creato un’ulteriore
sofferenza, una nuova illusione, un’ennesima perdita.
arcobaleni. pesci volanti, l’acqua turchese. un faro
in lontananza, il pranzo di un gattuomo, affamato, feroce, la trasparente
lucentezza del vino in una bottiglia, un’aragosta su un vassoio, una fanciulla
in una barca che ci saluta, un incontro e un addio.
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