"Cosa?" aveva domandato lei.
"Niente..."
Come dirle quello che provava? Quell'emozione che sentiva dentro, in fondo a se stesso. Rico non sapeva più niente di tutte quelle cose che hanno a che fare con i sentimenti. Le parole, parole d'amore, i ti amo e tutte quelle altre frasi sdolcinate e puerili che si dicono quando si è innamorati avevano a poco a poco perso consistenza. Evocavano ormai soltanto dei ricordi. Dei brandelli di ricordi. La loro sostanza, la carne di tutte quelle parole d'amore si era putrefatta nel corso degli anni. che significava amare senza i baci, senza le carezze, senza il piacere reciproco che uomo e donna si offrono fino a sfinirsi, fino a quel limite estremo, segreto, ultimo in cui la parola si annulla in un grido e solo le lacrime parlano? "Non sappiamo più piangere di felicità" aveva mormorato Julie l'ultima notte che avevano trascorso insieme.
Rico aveva voglia di dire la stessa cosa a Mirjana. Soltanto quello. Ma in piedi di fronte a lei, con le mani affondate nelle tasche del parka, non riuscì a tirare fuori una parola. Nemmeno per dirle che era bella.
"Niente" aveva ripetuto.
jean-claude izzo
il sole dei morenti
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