direzioni
di luce, improvvise e cariche di presagi, ferite luminose tra le nuvole,
immagini degli anni passati, degli errori, della sofferenza, presente nella
carne, pulsante, crudele – i pensieri che torturano la mente, il desiderio
impossibile da soddisfare, la scariche sessuali come forme di autoflagellazione
- l’uomo cercava una cura, il modo per liberarsi, l’uomo voleva amare senza
provare dolore, voleva che le due dimensioni tornassero separate, voleva gioire
senza piangere (sarebbe mai stato
possibile?), voleva avvicinarsi agli altri senza ferirli, voleva che le sue
parole e le lacrime non fossero amiche così intime, l’uomo sapeva che c’era un
modo, una strada, un sentiero, una direzione, l’uomo conosceva l’amore e la
bellezza, la dolcezza di uno sguardo e di una parola, aveva ancora paura e la
paura lo immobilizzava, vedeva il fiume scorrere, la vita passare, gli anni
arrampicarsi sul dorso della montagna, vedeva tutto questo senza che le sue
ferite si rimarginassero e ogni cosa bella che aveva intorno finiva per essere
distrutta – quieta luce del mattino e lenti respiri, discese nell’oscurità e
voli sull’abisso, aggiungere dolore al dolore fino a quando non avesse fatto
più male – giorni di solitudine, una ricerca, sempre più in profondità – i
corpi delle fanciulle sdraiate all’interno di cornici, i colori del passato,
momenti di passaggio e trasformazioni, le fotografie di una fanciulla distesa
su un divano, gli occhi chiusi, le sue forme iniziano a sbocciare –
allontanarsi, rinunciare a tutto quello che desideriamo di più, esercizi
spirituali per una vita piena e libera, le ombre tracciate sulla parete di una
scala a chiocciola, girare e salire, salire e girare, una stanza silenziosa
inondata di una luce divina, le scintille sui sottili fiori posati dentro
piccoli vasi di porcellana, lo scrittore e un libro da leggere, lo scrittore
beve del tè, lentamente, poi si alza verso una finestra, guarda un giardino
attraverso i vetri ondulati, la realtà esterna sembra leggermente distorta,
come attraversata da flussi invisibili che la fanno oscillare e vibrare, lo
scrittore chiude gli occhi – in questo vuoto che tutto accoglie la felicità è
ancora possibile.
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ZetaElle #32
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