giovedì 30 gennaio 2014

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Sono colui che meglio ha sentito lo stupefacente smarrimento della propria lingua nelle relazioni con il pensiero. Sono colui che ha meglio individuato l'attimo dei suoi più intimi, insospettabili sfaldamenti. Mi perdo nel mio pensiero veramente come si sogna, come all'improvviso si rientra nel proprio pensiero. Sono colui che conosce i nascondigli della perdita.

antonin aratud
il pesa-nervi

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