venerdì 23 giugno 2023

Roma #40

 Primo caldo, prima follia nelle strade. Un’alcolizzata seduta contro un albero, altri disperati inchiodati sulle panchine di ferro, cellulare in mano, rapiti da qualsiasi illusione li abbia catturati. Qualcosa era accaduto nei sogni, qualcosa accadeva sempre, un ennesimo frammento che si perdeva e veniva ritrovato e  cercava una sua misteriosa posizione nel quadro astratto dell’esistenza e del suo doppio onirico. Un volto, uno sguardo, delle labbra che parlano senza che ci siano suoni a ingarbugliarne i possibili significati. Come sarebbe stato vivere in altre città? Ritornare fra le loro strade agli obblighi della routine? Era Roma l’unica metropoli in cui riuscissi a lavorare? In un osceno disegno consumistico che non condividevo e del quale facevo un’altra volta parte? Gli anni delle fughe erano stati un viaggio ininterrotto di esperienze che viste da qui sembravano ora solo appartenere all’immaginazione dello scrittore, ai suoi sogni selvaggi, ai suoi desideri di libertà. Era stata un’impresa priva di qualsiasi logicità economica e per questo pura e meravigliosa. Ancora i tuoi occhi che mi guardano e la luce al loro interno che risplende, le ultime orme lasciate su una spiaggia, il susseguirsi dei giorni, ogni volta che oltrepasserò lo specchio ci sarà sempre qualcuno ad aspettarmi.

sabato 10 giugno 2023

dream #136

 Stanze clandestine in cui riunirsi e parlare di film e cinema e avanguardie storiche, piccoli gruppi di persone sedute in cerchio, sigarette di hashish che giravano fra le mani e associazioni sovversive di idee e poi l’improvviso desiderio di andarsene e di rimanere da soli e così mi sono ritrovato a vagare per le strade della città, simili e diverse e non sapevo bene che ora fosse anche se era tutto buio intorno e pensavo di dover andare ad un appuntamento anche se non ricordavo bene dove e poi, parcheggiata ai lati di una via, è apparsa la mia macchina e ci sono salito e mentre mettevo in moto un’altra auto è arrivata e mi ha tamponato e quando sono sceso per vedere cosa era successo lo scenario è cambiato, sembrava di essere in campagna, in una zona rurale, c’era un uomo al volante dell’altra macchina, ancora dentro e quando sono andato a parlargli i suoi occhi mi hanno quasi pietrificato, uno sguardo penetrante, forte, diretto, uno sguardo che mi ha spaventato, era uno zingaro e ho pensato che sarebbe stato meglio allontanarmi e mentre stavo camminando lui mi seguiva e poi sono entrato in una casa, che credevo fosse la mia anche se non lo era e sparsi per le stanze c’erano degli oggetti familiari, avrei voluto dormire, mi sentivo come sotto l’effetto di qualche sostanza, labili confini psichici che si stavano sciogliendo, camminavo di nuovo per le strade, era ancora buio, un gruppo di ragazzi arabi mi si è avvicinato, tutto a posto? Ha chiesto uno di loro, gli ho sorriso senza rispondergli e ho tirato dritto.

freewheelin' #81

  Frammenti di una festa in differenti momenti del giorno e della notte, una bambina araba che mi prende per mano e suo padre che riceve inn...