martedì 29 novembre 2022

dream #124

 La casa era piena di bambini, era strana, suddivisa su diversi livelli, con camere strette e piene di oggetti e c’era Sara che andava da una parte all’altra, cercando di organizzarsi per precipitarsi poi chissà dove, ogni tanto la seguivo, per curiosità, per vedere cosa stesse facendo, poi mi sedevo, fantasticando e aspettandola - Ha cominciato a piovere e a tirare vento e la tenda del terrazzo si è sganciata dai suoi appigli, la parte destra per essere precisi, sbattendo nell’aria come la vela impazzita di una barca, dovevo essere stato un marinaio in qualche altra esistenza, un viaggiatore solitario, un taciturno scrittore e Sara mi è passata davanti, continuando ad andare avanti e indietro, ogni tanto mi diceva qualcosa, la sua energia finiva sempre per pulsarmi dentro, femminile, misteriosa, caotica - Ero in un’altra casa, sempre dalla bizzarra architettura, c’erano delle piccole stanze piene di foto e stampe attaccate sulle pareti e ragazzi e ragazze al loro interno, non sapevo perché mi trovassi lì e chi fossero quei giovani, così me ne sono andato e mi sono messo a camminare per la città e sono arrivato in una zona periferica, era tutto sporco e poi è apparso un  grande cortile colmo di immondizia, circondato da alti e squallidi palazzi e macchine parcheggiate dove capitava, mezze sfondate, poi è passato un uomo straniero sopra un motorino, salutandomi e dopo è comparso un ragazzino e gli ho chiesto informazioni sopra una scuola di teatro, sugli orari e sulle iscrizioni e lui tranquillamente me le ha date, prima di girarsi e svanire nel vuoto - Ero nella casa di mio padre, pioveva, sono uscito fuori sulla terrazza per raccogliere i panni che avevo steso, un vicino mi guardava fumandosi una sigaretta, sono rientrato, mi sono steso sul divano, mi sono addormentato e così eccomi fra queste righe a scrivere di ciò che è stato dall’altra parte di questa vita, dove sono i suoi segreti e il suo mistero a svelarne lo stupore.


domenica 13 novembre 2022

dream #123

 Ero in una casa, sembrava quella di mia madre, solo che alcune stanze erano state affittate e c’era una festa e in un qualche modo sapevo che sarebbe dovuta arrivare anche Maria, che stavo tentando di contattare telefonicamente senza riuscirci - C’erano parecchie persone e a un certo punto è arrivata Sara ed è venuta direttamente verso di me, ci siamo guardati e ci siamo abbracciati e c’era molta intimità fra di noi - Ci siamo seduti su un divano a parlare, la sua presenza era piacevole, poi è apparso Lolo, ci ha guardato ed è venuto a mettersi vicino a noi, sistemandosi al mio fianco, ho cominciato ad accarezzargli la base della nuca mentre parlava - Poi io e Sara ci siamo alzati e abbiamo assunto una bizzarra posizione, l’ho presa per le caviglie, sollevandola da terra e lei ha afferrato le mie, a testa in giù - Dopo un pò che eravamo così i miei piedi si sono staccati di qualche centimetro dal pavimento, sembrava  di essere all’interno di una sfera gravitazionale invisibile - Poi eravamo di nuovo uno di fronte all’altra, guardandoci senza parlare - Ero nella cucina di un’altra casa e stavo aprendo gli sportelli di una credenza per sistemare le cose che c’erano dentro, così dietro ad alcune scatole di tè e barattoli pieni di spezie ho trovato delle sigarette rollate a mano, le ho prese, le ho odorate e poi le ho rimesse al loro posto - Ho provato a chiamare Maria, il cellulare era quasi scarico, ero nella mia vecchia stanza dalle pareti verdi, non c’erano quasi più mobili, mi sentivo triste, nel resto della casa la festa continuava.

freewheelin' #81

  Frammenti di una festa in differenti momenti del giorno e della notte, una bambina araba che mi prende per mano e suo padre che riceve inn...