domenica 16 marzo 2014

senza titolo


forme lucenti e bianche e liquide sulle mie mani, il calore della sabbia sulla pelle, negli occhi lo scintillio del mare, le montagne azzurrine distese in lontani paesaggi, i polsi legati ad una croce, i colpi e i lividi, la discesa nel buio, lo splendore delle mie emozioni, gli occhi di una ragazza che amavo guardare e la perdita, lasciarsi tutto dietro senza tenersi nulla, forse un paio di grammi per i momenti difficili, quando le strade saranno vuote e sentirai il freddo scorrerti dentro, quando gli occhi delle persone saranno vuoti e la tua casa un gelido rifugio, passo dopo passo, respiro dopo respiro, lenti cerchi di fumo nell’aria, la scia di un aereo come un taglio nel cielo, il silenzio, una maschera di legno, un volto antico, un dito davanti alla bocca, i colori della sera mentre attendo che le sostanze inizino a fare effetto, i quadri appesi nella mia mente, le parole, le mie migliori amiche e ancora tu, mentre dormi nel mio letto e sei qualcosa di vivo e morbido, lontana e vicina, qualcosa che posso toccare e sentire e baciare, non c’era bisogno di molto mentre camminavamo per le strade del mondo, anzi non c’era bisogno proprio di nulla, avresti solo dovuto chiudere gli occhi e capire che niente era reale, anche se la luce continuava il suo crudele gioco delle illusioni, la bellezza era oltre quelle forme, in sguardi interiori e respiri profondi, nelle ombre delle cose e delle persone c’è ancora chi cerca il proprio caos. 

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