domenica 16 dicembre 2012

Amsterdam #12



Le cose cambiano, disse l’ombra, dentro la stanza rossa, le cose cambiano e non possiamo farci niente. dovremmo imparare a vedere in maniera diversa, a capire i cambiamenti, i nostri cambiamenti, prima di tutto. dovremmmo sempre sentire dentro noi stessi ardere qualcosa, dovremmo imparare nuove verità sull’amore, sai dirmi perché sei così attratto dal sesso, da quello che non ti hanno insegnato sul sesso, quando è un qualcosa che sai bene non avere nessun valore. Ha valore il contatto, ha senso il linguaggio del corpo, ma la penetrazione, il puro atto sessuale, che significato può avere se non la stupida necessità della riproduzione della tua razza? E allora impara a controllare quel gesto, impara a negare l’orgasmo, impara a rimandare l’emissione dei tuoi fluidi. Devi costruire una gabbia ai tuoi bisogni, capire quanto siano reali, capire la vera essenza della tua natura e poi agire. Capire il senso della liberazione. Il senso della negazione e del controllo. Aumenta il tuo piacere all’infinito, trova un punto di rottura e superalo.
L’ombra era nella stanza rossa e parlava.
L’ombra era nuda e sedeva su un divano di pelle nera.
Lei accendeva una candela.
L’ombra continuava a parlare.
Spogliati di tutto quanto non ti appartiene e cerca di compiere una ricerca verso il necessario, indossa maschere e impara a distruggerle, conosci il silenzio, il vero silenzio, impara a guardare nel buio, impara a leggere uno sguardo, cerca di entrare negli altri, deve essere un esercizio, devi migliorare la tua tecnica, devi arrivare al punto in cui non serviranno più le parole per comprendere chi hai davanti.
Brillavano nel buio gli strumenti della conoscenza.
Non adesso. Prepariamo i nostri rituali. Torniamo ad una rappresentazione primitiva della vita. Non adesso.
Uscire e vagare nel buio.
L’ombra raccolse i suoi vestiti.
L’ombra salutò.
L’ombra aprì la porta e fu fuori.
Le strade.
La notte.
I sogni incompiuti di una città.

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