domenica 27 ottobre 2013

freewheelin' #7

Mi ero svegliato da poco, avevo dormito sul divano. La luce della mattina era entrata dalla finestra e si era posata sui miei occhi chiusi. Li aveva aperti. Mi ero alzato e avevo fatto alcuni passi fino al tavolo. C’erano ancora delle briciole. Briciole di funghi allucinogeni.

Le misi sopra la mia lingua e le assaporai. Avevano un gusto orribile. Mi avvicinai alla finestra. Fuori si vedeva il porto. Era una visuale dall’alto. I colori delle case che scendevano per la collina erano brillanti. Ebbi un flash dei giorni precedenti. Il corpo di una ragazza che cambiava continuamente forma, i suoi occhi erano vortici smeraldini. L’immagine in uno specchio della punta della mia cappella nella sua bocca.

Qualcuno dormiva nella stanza da letto? Mi sembrava di sentire un respiro

Lo stomaco era ancora chiuso. Andai verso il lavandino e riempii un bicchiere di acqua, mi sciacquai la bocca e sputai. Portavo solo un paio di mutande e una maglietta. La primavera era arrivata, il freddo si allontanava. Per le strade, nelle zone d’ombra, c’erano ancora ricordi di novembre, guardavo gli alberi, ancora spogli. Alla fine dei rami stavano nascendo piccole meraviglie verdi, le gemme prendevano vita, pronte a sbocciare. La linfa tornava a scorrere. Ero riuscita a vederla muoversi, una volta, sotto gli effetti della psilocibina.

Mi sembrava di sentire echi, voci lontane. Non davo molta importanza alle parole. A quelle dette.

Accesi il computer sul tavolo, scrissi qualcosa.


Mi sedetti sul divano. Qualcuno nell’altra stanza si stava svegliando.

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