lunedì 3 febbraio 2014

senza titolo

seduti ad un tavolino in un ristorante, parliamo e aspettiamo di ordinare da mangiare, una bottiglia di vino arriva, la cameriera la stappa e ci versa un paio di bicchieri, io e maria continuiamo a parlare,  lei è seduta al tavolo davanti al nostro, parla da sola e sembra non sentirsi tanto bene, chiede un brodo, dice che non mangia dal giorno prima, si muove sulla sedia, io e maria ci guardiamo, ci scambiamo occhiate in silenzio, un po’ preoccupati, arriva la ragazza delle ordinazioni e le diciamo cosa vogliamo mangiare, lei intanto inizia a maledire qualcuno, non so chi, è di spalle, un basco nero sui capelli.

mangiamo i nostri piatti e continuiamo a bere, siamo già oltre la metà della bottiglia di vino, un chianti, tredici gradi e mezzi, sento l’alcol che alleggerisce le mie emozioni e le fa diventare più fluide e potenti, lei si gira, ad un certo punto e inizia a parlarci e c’è stato un periodo in cui faceva l’attrice o la cantante lirica, anche se forse questa storia non è reale, ma il modo in cui la racconta, le pause, l’enfasi, il tono della voce, è tutto perfetto, ci guardiamo negli occhi, mentre parla io la guardo negli occhi e lei fa lo stesso con me, è stata sposata un tempo, con un uomo che lavorava in una banca e un giorno le ha chiesto di sposarla e non ha avuto figli, ci chiede se io e maria siamo sposati, se abbiamo figli, ci dice che questo mondo non è adatto per dare la vita a qualcuno, che i tempi sono cambiati, dice che l’uomo che ha sposato non è mai riuscito a capirla fino in fondo, continuiamo a guardarci negli occhi, qualcosa inizia a sciogliersi dentro di me, sento le lacrime salire lentamente, le sento calde, quando escono, quando scendono sulle guance, guardo maria, sta piangendo come me, lei dice che ha conosciuto molti uomini, che li ha tenuti a distanza, dice che non ricorda tutto, che sono tante le cose che stanno scomparendo dalla sua mente, che sono così poche le cose a cui aggrapparsi, non ci sono più i suoi fratelli, la sua casa è silenziosa, grande, può vedere l’alba e il tramonto e nel piano di sotto c’è un uomo che forse le ruba i soldi, un uomo più giovane di lei, poi dice a maria che quasi nessun uomo l’ha mai ascoltata come sto facendo io adesso, che nessuno è riuscita a capirla come sto facendo io adesso, lei parla al mio cuore come pochissime donne sono riuscite a fare nella mia vita, sorrido e bevo un altro sorso di vino.


lei ha novantadue anni.

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