In città, ti costruisci un linguaggio pieno di circospezione e di tatto, di mille piccole implicazioni, di sfumature che hanno il baluginio del bronzo lucidato. Poi vai nel deserto e dimentichi tutto, ricadi in un balbettio confuso, mangi cappelle di fungo che implodono nel cervello, che ti danno una coscienza e un timore soprannaturali, trasformandoti in un uccello azteco.
don de lillo
underworld
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