sabato 24 novembre 2012

Amsterdam #9


Doveva tenere un seminario di tre giorni al dipartimento di antropologia dell’università, aveva condotto uno studio in sud america su quante tribù ancora usassero sostanze psicotrope nei loro rituali, insieme ad un tentativo di catalogare e studiare i diversi tipi di sciamani ancora esistenti. Aveva pranzato in un caffè bruno con un suo collega, che gli aveva dato le chiavi di un piccolo appartamento dove avrebbe trascorso la settimana che sarebbe rimasto nella città. dopo il pranzo il professore l’aveva salutato perché doveva tornare al dipartimento per terminare i preparativi del seminario, lui aveva tutto il pomeriggio libero e anche la sera, si diresse verso il piccolo appartamento, dopo aver posato la sua valigia ed essersi riposato un pò decise di uscire, andò ad un coffeshop che conosceva e prese un paio di grammi di hashish turco, si fece una canna e tornò a casa, se ne preparò un’altra e si spogliò nudo, poi andò a fumare vicino alla grande vetrata, stava al secondo piano, si mise in ginocchio, in modo che da fuori, se qualcuno lo avesse guardato, avrebbe visto solo il suo torso nudo, appoggiò la canna al posacenere e si legò il cazzo e i coglioni, poi continuò a fumare, guardava le donne che passavano, i loro piedi e si eccitava, sentiva il cazzo che si induriva ma non voleva toccarsi, voleva solo sentire l’energia sessuale concentrarsi dentro di lui, nelle sue palle, in quel centro pulsante del suo corpo. Si fece sera. Aveva ancora il cazzo duro.
Andò sotto la doccia e si lavò, tornò sul letto e si stese, prese gli appunti del suo seminario e diede un’altra letta, ripassò mentalmente il discorso di apertura, si sentiva bene, rilassato, in equilibrio, tra i suoi desideri, le sue pulsioni e il suo lavoro, le cose che doveva fare. Spense la luce e si addormentò.

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