la luna era alta nel cielo,
la sabbia del deserto fredda
sotto i miei piedi nudi.
lo sciamano ci disse di non avere
paura
e di seguirlo nel posto che ci
avrebbe indicato.
le stelle vibravano nel buio,
sentivo i colpi del mio cuore
amplificarsi
nell'eco infinito della mia mente.
lo sciamano
ci disse di fermarci e di metterci a sedere.
dovete prenderne ancora - disse.
noi ne prendemmo sette a testa
dal sacco
che aveva aperto al suo fianco,
poi ci sedemmo e lentamente
masticammo.
il silenzio era palpabile come la pelle
della notte,
i nostri corpi ondeggiavano
come flebili fiamme.
lo sciamano iniziò a battere le mani
su un piccolo tamburo,
cantò dolcemente alcuni versi
e io chiusi gli occhi.
...
il nero venne invaso da filamenti
rossi che iniziarono a intrecciarsi
tra di loro,
scie luminose si mossero verso un punto
imprecisato dello spazio
e io le seguii.
non sentii nulla
quando iniziai a muovermi,
oltrepassando intere memorie
e prospettive future,
scivolando come una cometa purpurea
in un vortice di oceani marini.
...
mi ritrovai a camminare su una strada,
la luce era molto forte
e i contorni delle cose
erano leggermente sfuocati,
come se la luce stessa fosse emanata
dagli oggetti, dai palazzi e dai bordi dei marciapiedi,
le mie mani sembravano
contornate da un bianco splendore,
camminai nella solitudine di questo mondo
osservando incuriosito ogni cosa,
mi avvicinai ad una piccola fontana
e immersi una mano nell'acqua.
le mie dita si sciolsero in una moltitudine di colori,
vidi immagini liquefarsi nei tanti volti
che avevo conosciuto durante
la mia esistenza
...
la montagna sembrava avvolta da uno strato di nuvole
e l'odore della pioggia impregnava gli alberi e le piante
e l'erba che avevo intorno,
il profumo della terra si mischiava
con una sensazione di mistero,
mi incamminai lungo il sentiero
avendo nel cuore la sensazione di aver
già percorso quella strada,
di essere già arrivato in cima a quella montagna,
di aver respirato quell'aria,
di aver camminato su quella terra,
iniziò a piovere
...
aprendo gli occhi vidi le altre persone
sedute su una superfice
completamente nera
e immobile,
dallo sciamano avvertivo arrivare uno strano
ronzio,
provai a parlare ma mi trovai
inesorabilmente muto,
cercai di alzarmi ma il mio corpo era pesante
come una montagna,
ero una montagna - pensai
e vidi in lontananza una persona avvicinarsi verso di me,
potevo sentire gli alberi e i sassi e la terra
di cui ero composto,
qualcuno mi stava calpestando, la pioggia
batteva su tutto il mio
essere
cercai qualcosa di me stesso
e non trovai più nulla.
...
lo sciamano finì di battere le mani sul tamburo
e la sua voce si tramutò in una leggera brezza,
guardammo ancora la luna
e le fredde stelle
e un nuovo varco si aprì davanti ai nostri
occhi.
ci prendemmo per mano
e insieme
l'attraversammo.
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