Un uomo con un braccio solo era seduto ad un angolo della strada. Il ripetersi dei percorsi che qualcuno compieva in mio nome. Ancora gli archi e le vie piene di bottiglie vuote, i cartoni, i miserabili con gli occhi fissi sul nulla, appena svegli, in ginocchio su pavimenti luridi, in attesa che le divinità si dimentichino di loro.
Edifici come mastodontiche architetture teatrali, sfarzo e decadenza, scie di finestre chiuse, sciarade di stanze arredate e palcoscenici spogli, le camere in penombra nelle quali sdraiarsi su antichi tappeti orientali, gli alcolici, le sostanze, i libri, il silenzio.
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