sabato 3 gennaio 2015

freewheelin' #16


Si era alzato presto ed era uscito per le strade ancora livide, l’aria era fredda, si era messo un maglione e un giaccone cerato sopra. Pantaloni di velluto spesso, a coste, scarpe chiuse e calde, camminava lungo le vie ancora vuote e sentiva l’odore del mare, il cielo era di tonalità grigie e bluastre, si muoveva verso il porto, sotto i suoi piedi passavano ciottoli di pietra, le case, ai fianchi delle strade, erano basse, con finestre colorate di rosso e blu scuro. Una ragazza era ancora addormentata nel suo letto, in una piccola camera piena di libri, in una casa di poche stanze, vicino all’università. I prati verdi della campagna ricoperti di rugiada, il fiato di un cavallo che diventava vapore nell’aria, il volo degli uccelli nel cielo, le ragnatele tessute tra le spine di una rosa. L’uomo arrivò al porto, si toccò la barba e si sedette su una panchina, davanti ad uno dei moli. C’erano ancora barche di legno, ormeggiate poco distanti e l’odore del catrame e del pesce, i fischi dei gabbiani, i rintocchi d’argento di una campana. Passò un paio d’ore seduto su quella panchina, respirando piano, accogliendo il sole sul suo volto, togliendosi la giacca, quando la temperatura era iniziata a salire e il calore della luce a farsi più intenso, aveva disegnato sul suo quaderno, era rimasto con gli occhi chiusi, era scivolato in pensieri di viaggi e partenze, i ricordi che arrivavano e svanivano, poi si era alzato ed era andato verso un pub, aveva preso una pinta di lager e l’aveva bevuta con calma, seduto su un divanetto, davanti ad una grossa vetrata che dava su una strada. Le persone passavano, il sole si era nascosto, ombrelli che sbocciavano come fiori, mantelle e le prime gocce di pioggia e lui seduto, che continuava a sorseggiare la sua pinta, guardando fuori. La ragazza era rimasta nella sua camera, vedeva la pioggia cadere fuori dalla sua finestra, pensava alla città dove aveva vissuto fino ad un mese prima, alle persone conosciute, alle esperienze fatte, ai cambiamenti della vita. Prese un libro di Lewis Carroll e iniziò a leggere. L’uomo uscì dal pub, pioveva di meno, quasi un canto sommesso di gocce, guardò il suo riflesso in una pozzanghera, poi i tetti delle case, poi di nuovo il cielo. Si incamminò a passi lenti.

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