Soldi qui non se ne trovavano (e i produttori erano fuggiti in qualche cortijo clandestino, in montagna, a passare l’inverno fra pipe d’oppio e fiale di morfina) e c’erano ancora delle scene da girare e anche Paul era sparito e allora mi sono ritrovato seduto al Metal Bar a parlare con Frank, dando così forma a voce alta, confusa e splendente, a quello che rimaneva dei miei pensieri - L’unica soluzione possibile mi sembrava quella di andare fuori dal Semaforo e convincere un manipolo di desperados locali (Tim, Andy e altri di cui non sapevo il nome) a salire su un furgoncino (lo avrei chiesto in prestito a Wibbs) e andare fino ad Almeria per girare le scene che mancavano - C’erano parecchi vantaggi economici, i desperados non avevano bisogno di trucco e costumi, erano già perfetti il loro aspetto e i quattro stracci che indossavano e non avrei dovuto pagarli ma solo rifornirli di alcol e qualche droga e per gli esterni avremmo usato quelli che rimanevano dei set dei film di Sergio Leone - Mi pareva un’idea brillante e anche Frank sembrava d’accordo anche se dubito avesse ascoltato una sola parola di quanto avessi detto, però sorrideva e questo già era abbastanza - Tim si è avvicinato e si è messo a suonare il suo violino, inginocchiandosi fra i tavoli, gesùcristo, ho pensato e così anche la colonna sonora è fatta.
mercoledì 6 gennaio 2021
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