domenica 24 gennaio 2021

Orgiva #22

Alcuni dei tossici locali passavano il loro tempo seduti agli angoli delle strade, in ombra, quella della loro anima, in attesa della prossima pera, uccidendo le ore parlando fra loro, non so che cazzo avessero da dirsi ma le loro bocche si muovevano e i loro occhi sembravano intendersi - Le copertine mezze bruciate di vecchi libri usati, posati accanto alle lattine vuote di birra e ai cartoni da un litro di vino scadente, i tossici non parevano interessati a ciò che li circondava, ogni tanto qualcuno gli allungava un’offerta, loro biascicavano un ringraziamento senza denti e poi tornavano nel loro mondo di brividi di vetro e corpi di carta - Vagavano da qualche parte le immagini di Bob, mentre suonava la chitarra e cantava, altre provenivano dalla sua giovinezza, fotografie mentali scattate chissà dove, altre ancora lo ritraevano sorridente, le sostanze in circolo, la filosofia di vita di un bohémien anarchico - Non avevo molta voglia di uscire di casa e tantomeno di incontrare persone - Rubavo riproduzioni di figure in bianco e nero dal piccolo balcone, quando la luce mi indicava chi ritrarre e chi no, cucinavo, leggevo, ascoltavo musica, scrivevo, parlavo con Sara, mi masturbavo pensando a lei, sui suoi stivali, sulle sue mutandine, senza venire, non scopavamo più, rimanevamo in silenzio ad ammirarla, la desideravo, non la volevo intorno, ridevamo, ci raccontavamo i nostri segreti, ci sbronzavamo, guardavamo un film, mi perdevo nei suoi occhi e nella sensualità del suo corpo - Stagioni senza nome, giorni spogliati di qualsiasi identità, stavo aspettando che lei mi aprisse il cuore di nuovo e che lo facesse con violenza, perché tornassi ad amarla, perché fosse ancora il centro del mio mondo e solo ora che la ho perduta posso guardarmi intorno e vederla ovunque.


Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...