martedì 25 settembre 2012

senza titolo


dava piccoli morsi
al tappo della bottiglia
come fosse la punta di un
cazzo
e mi aveva detto che non era
divertente farsi sbattere
da uomini arrapati
nei bordelli della Libia
l’hai conosciuta presto
la vita
essere trattata come
una cosa
non tanto diversa
da un’auto, un televisore,
un forno a microonde
vederteli addosso
a sbattere e venire
come fosse qualcosa
di umano
erano solo cani in calore
mentre cercavi
nel vuoto
qualcosa a cui aggrapparti
per non cadere
qualcosa che non fosse
uno stupido pezzo di carne
qualcosa che avesse occhi e mani e un cuore
qualcuno che ti chiamasse per nome
nelle notti silenziose
stringendoti piano
come una figlia
una madre
una donna
da amare.

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