mercoledì 21 giugno 2017

Nannerth Ganol #3



Bianchi risvegli di luce e neve, lei che ti stringe sotto il piumone, il suo corpo caldo, la pelle come una scoperta e i baci come espressioni di gioia dimenticate. Quanto tempo hai lasciato andare per le strade del mondo per arrivare fino a qui? Solo perché gli sguardi avessero nuovi significati, perché quel blu così profondo e lucente non fosse solo il mare che avevi attraversato ma anche il riflesso dei suoi occhi. Gli abbracci e le scopate, donavi orgasmi come dichiarazioni dei tuoi sentimenti, la sua bocca che si chiude sul tuo cazzo nel buio della stanza, le luci della macchina che tagliavano la notte mentre la attendevi e la pioggia sospirava, le strisce di emmedi amare e dolorose nelle narici, mezza pasticca blu che scivola nella gola e una sorsata di birra, i corpi che ondeggiano insieme ai flash colorati e alla musica, il sudore e i leggeri movimenti del corpo. I montaggi incrociati di sogni e visioni, le mani sui fianchi come carezze inaspettate, torniamo in una casa solo per perderci ancora tra le lenzuola, l’alba che filtra tra le persiane di legno, i tuoi occhi che si dischiudono come fiori, possa l’amore ancora nascere in questi silenzi di meraviglia.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...