domenica 19 settembre 2021

Orgiva #60

 Case bianche e origami di neve nel verde che avvolge lo sguardo e ancora discussioni durante la notte con Sara mentre fumiamo hashish nella mia stanza e i nostri pensieri si fanno confusi, poi le chiedo se posso dormire con lei, poi sono nel suo letto e lei è seduta a suonare il piano, poi ci sono i nostri corpi vicini, di nuovo il suo respiro sulla mia bocca e l’energia sessuale che pulsa alla base dei coglioni - Le immagini al tramonto della nuova casa dove lei andrà a vivere e la sensazione di essere già stato lì, come solo nei sogni può succedere, quando  siamo andati a visitarla insieme, con la presenza di un uomo morto nascosto in un armadio e scatoloni pieni di libri e ombre danzanti sulle pareti e flussi insensati di parole, di ricordi che non ci porteranno da nessuna parte e il tuo carattere, Sara, che mi scuote e mi istiga al confronto e la voglia di scoparti mentre ti neghi giorno dopo giorno e la voglia di sborrare mentre continui a eccitarmi per poi ridere di me, delle mie debolezze, del mio arrendermi e ribellarmi alla tua natura, alla tua essenza, sempre più presente al mio interno, nel cuore, nei desideri, in ogni mia fantasia che finisci per realizzare per poi intrappolarmi nei tuoi discorsi, pensieri, emozioni - Furia femminile, incontrollato splendore.


E non volevo sapere cosa sarebbe successo dopo, se erano solo i miei orgasmi negati a dettare le regole da seguire o se fossero i limiti di una convivenza impossibile da portare avanti a farmi restare con te, esploravamo questi labili confini solo per poi distruggerli l’attimo seguente, ingannandoci ancora e creandone così di nuovi, fino a quando fosse stata la libertà o la nostra rispettiva schiavitù a condurci nei luoghi dell’immaginazione e della realtà che esiste al di là di essa.


Non sai mai cosa si troverà dopo il prossimo angolo, diceva Paul, poi mi passava la bottiglia di Jameson e davo un sorso, Martha era lì vicino, l’abbiamo raggiunta, stava bevendo birra con altra gente, il Chico Bar era stranamente affollato e Miguel stava per chiudere, chiamando l’ultimo giro, ci sarebbe stato un party da Vittorio quella notte - Sono tornato a casa da Sara, poi tutto si è fatto senza senso e i ruoli di entrambi sono stati quelli sbagliati, volevo solo vedere un film con te, Sara e poi sdraiarmi al tuo fianco, non me ne frega un cazzo dei personaggi di questo pueblo, è lo scrittore che li crea e li descrive e li lascia vivere fra queste pagine, la crudeltà è un gioco sublime, diceva qualcuno, l’amore solo una ferita più profonda delle altre.


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