Parlami dei giorni andati e di quelli in cui non ti ho più vista, parlami degli anni perduti e di ogni incontro svanito dalla memoria, parlami delle notti in cui bere era un atto di fede e ubriacarsi una meravigliosa canzone d’amore per la tua anima infranta, disegna ancora i tuoi demoni su questi fogli sparsi davanti ai sipari delle mie lacrime, indicami nuove direzioni dove fuggire, dove sparire, dove lasciare che le ore tacciano e che il loro silenzio sia il motivo di questa separazione, ricordami in una scintilla di luce sulle onde del mare d’estate, ricordami in un sogno d’inverno, ti vedo ancora nel profilo delle nubi alla sera, quando la solitudine mi prende per mano e ci sono ombre che mi danzano sul cuore, quelle di chi abbiamo amato e perduto e amato ancora.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
freewheelin' #82
Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...
-
I dolori iniziano lunedì mattina, al lavoro. Durante la lezione mi tocco il lato destro della bocca e sento crescere una...
-
Le attese nel sottosuolo e quelle in superficie e grandi uffici in cui il tempo si sgretolava in rumori e sequenze e rumori elettronici - ...
-
C’era Alain in una stanza, avevamo un meeting segreto ed eravamo seduti ai due lati di un tavolo, poi lui si era alzato e aveva preso un d...
Nessun commento:
Posta un commento