venerdì 12 ottobre 2012

industrial #12



Bevvi il liquido dalla pentola, direttamente con le mani. Lo bevvi per sette volte, poi mi sedetti, accesi di nuovo il fuoco e attesi.
Vidi me stesso. Il mio doppio. Vidi il mio corpo dall’esterno. Ero io e l’altro e tutti e due insieme. Vidi un uomo con i capelli e la barba lunga, vidi una forma che non riconoscevo come mia, vidi me stesso e parlai: 
- Cercare il passaggio, tra sopra e sotto, tra gli impulsi del corpo, le sue ossessioni, i bisogni, le trappole e la mente, le strutture, le visioni, le infinite possibilità 
-Bestia, simile ad una bestia. Pianta e albero, roccia, mare, evoluzioni tecnologiche, ibrido e scimmia, bestia 
-Eri chiuso ancora nell’illusione, non ricordi? L’eterno rincorrersi, la giostra degli scambi umani, i rancori e le promesse, ogni giorno da capo, la gabbia del lavoro, le strade con i lunghi muri, punti di vista così brevi da arrivare fino ai tuoi piedi 
- Bestia! 
- Gli occhi in cui sei entrato e da cui sei uscito, i viaggi interiori, le donne come fiori pericolosi, l’attrazione e la trappola sessuale, rimanere incastrato, non potersi muovere, energia che fluisce, la tua vita, donne come trappole, danza, ora, danza, schiacciati a terra, gira nella ruota, intona i tuoi canti 

- Corridoi, lunghi corridoi. I tuoi occhi erano infiniti corridoi verso il nulla. Tempo e spazio in frantumi. Infinite forme. Infinite visioni.
Un’unica luce. 

Nessun commento:

Posta un commento

dream #143

  Su una spiaggia, in una località balneare, lungo le coste del Galles, ero da solo e mi sono tuffato nell’acqua, c’erano delle correnti che...