mercoledì 11 gennaio 2017

dream #49



Sono seduto dentro un vagone ferroviario fra due ragazze, durante il viaggio succede qualcosa, un guasto al motore del treno e rimaniamo bloccati per ore, ci sono prospettive allungate di corridoi e gallerie, flash di luci, provo a dormire e appoggio la testa sulla spalla della ragazza alla mia sinistra, riprese dall’alto dei nostri corpi che si girano sui sedili, adesso quasi orizzontali e su quelli degli altri passeggeri, mi sveglio, siamo arrivati da qualche parte – io e la ragazza usciamo insieme da una stazione e arriviamo in una stanza, cominciamo a baciarci, lei ha i capelli biondi e la pelle morbida, sequenze di atti sessuali, primi piani della sua fica e del suo ano mentre li sto leccando e le mi sta succhiando il cazzo, sento il suo sapore sulla mia lingua e la sensazione nitida delle sue labbra intorno alla mia cappella – mi prende per mano, siamo nudi e andiamo in un’altra stanza, le pareti sono di pietra e sprigionano una luce azzurrina, entriamo in una grande cabina della doccia, con i pannelli di vetro, lei apre l’acqua e ci abbracciamo, comincio ad avere un’erezione, con le dita mi sfiora i capezzoli, poi si inginocchia a succhiarmelo, una serie di dettagli pornografici e riprese di bizzarre posizioni sessuali – camminiamo per strada, in una città inglese, arriviamo a casa della madre, ci sono delle stanze enormi con delle pareti di pietra, un grande camino, sistemo la legna per il fuoco, lo accendo, poi vado in un’altra stanza, la ragazza e la madre stanno parlando, esco per strada e mi compro un triangolo di pizza, lo mangio, ci sono parecchie persone intorno a me, rientro nella casa, mi appoggio ad una pietra sul muro e questa fa scattare un meccanismo all’interno del camino, si apre una specie di botola e la legna che sta bruciando scompare dentro di essa, poi la botola si chiude, da una porta entra un’altra ragazza, parla in tedesco, la guardo negli occhi, ritorno nella cucina, la madre della ragazza con cui sono venuto comincia ad accusarmi di aver rotto un bicchiere di vetro, mi incazzo e le dico che sta solo trovando delle scuse per sbarazzarsi di me, me ne vado dalla casa e la ragazza bionda mi segue, finalmente siamo di nuovo da soli, mi calmo, scendiamo delle scale, le dico che sono veramente interessato a lei, a conoscerla meglio, parliamo un altro po’, le chiedo di darmi il suo numero di telefono o un contatto, per sentirci in futuro, poi siamo fermi su una scalinata, ci sono dei giapponesi intorno a noi e lei fa una cosa strana, prende in bocca il pezzo di metallo finale di una ringhiera, è cilindrico, uno dei giapponesi vuole scattare una foto, gli dico che deve pagare 10 pounds, la ragazza fa un’altra volta il suo numero, prendo i soldi e il giapponese scatta la foto, sento di avere qualcosa tra i denti, un pezzo di rughetta della pizza che avevo mangiato prima, lo tolgo e lo butto per terra, sono di fianco alla ragazza, la saluto con un bacio sulle labbra, poi lei scompare tra le strade di un’ennesima città senza nome.

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