venerdì 3 novembre 2017

Rudie can't fail (2009)

Inizi a lavorare a 29 anni. Quello che fai non c’entra nulla con ciò che  hai studiato fino a 26 anni. Insegni italiano agli stranieri. Hai passato 6 anni all’università a studiare cinema. Hai passato i due anni successivi a scrivere di cinema per una rivista on-line. Hai visto festival, proiezioni per la stampa, rassegne, dvd. Un giorno tua madre ti dice vai a parlare con questa persona. Il giorno dopo vai a parlare con quella persona. La persona è seduta dietro a una scrivania. Tu, davanti. La persona ti chiede se hai mai insegnato italiano agli stranieri. Tu rispondi no. La persona dice bene, sei assunto, da domani inizi. Tu guardi la persona perplesso. La persona scorge la perplessità sul tuo volto e ti chiede qualcosa non va? Tu domandi, un po' titubante, così semplice? La persona ti dice si, così semplice. Tu ringrazi e te ne vai.

Inizi a guadagnare mille euro al mese. Vivi ancora a casa con tua madre e tua sorella. Non hai bollette, non hai spese reali. Pensi all’affitto di una stanza. Ma già ci vivi in una stanza.
Ti compri qualche vestito nuovo che ne avevi bisogno, ma il consumismo non fa per te. La musica la scarichi da internet, i dvd li compri ogni tanto. I libri quando ne hai bisogno.
La tua ragazza ti ha lasciato un anno fa, non hai una donna fissa con cui scopare. In compenso hai i soldi, andare a puttane sembrerebbe la scelta migliore. Leggi qualche annuncio, fai qualche telefonata, ti informi sui prezzi. Realizzi le tue fantasie erotiche di dominazione. Incontri una signora e ti fai torturare e frustare, ti fai legare il cazzo e ti fai mettere le mollette ai capezzoli, le lecchi le scarpe e i piedi. Vivi la tua esperienza erotica più bella. Ti senti finalmente libero. Ti senti finalmente te stesso. Scopare pagando, però, ti sembra ancora una gran cazzata. Fai alcuni calcoli. Guadagni duecento euro con 32 ore di lavoro. Una troia si prende gli stessi soldi con un’ora di lavoro, se non vieni subito. Ne vale la pena? No.
Quando avevi una ragazza i prezzi erano gli stessi. I regali, i viaggi, le vacanze, le cene. Solo che in quel caso non è prostituzione, è la vita di coppia. Non fai due calcoli. Se li facessi ti accorgeresti che da un punto di vista economico è meglio andare a puttane.
Hai un piccolo problema. Non ti piace scopare con le ragazze per le quali non  provi niente. Non sei mai riuscito a distinguere il sesso dai sentimenti, dalla voglia di conoscere la persona dentro la quale stai infilando il tuo cazzo.
Spendi i soldi in droghe varie, l’erba e il fumo e l’alcol sono le tue scelte obbligate. La coca la lasci perdere. Gli allucinogeni sono difficili da trovare. L’eroina richiede una maturità e una devozione che ancora non possiedi.
Lavori otto ore al giorno, torni a casa, scrivi o ascolti musica, ti fai una sega, guardi un film, ceni, bevi una birra, fumi un canna. Guardi la notte fuori dalla finestra solo quando le tue pulsioni voyeuristiche non ti spingono a spiare e riprendere le studentesse mezze nude che abitano nel palazzo di fronte a quello in cui vivi.
Poi c’è il sogno di una nuova ragazza di cui ti stai innamorando.
Poi la cosa più bella di tutte.
Te stesso.

Un ghigno idiota che brilla tra le stelle a frantumare il futuro.

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