Inizi
a lavorare a 29 anni. Quello che fai non c’entra nulla con ciò che hai studiato fino a 26 anni. Insegni italiano
agli stranieri. Hai passato 6 anni all’università a studiare cinema. Hai
passato i due anni successivi a scrivere di cinema per una rivista on-line. Hai
visto festival, proiezioni per la stampa, rassegne, dvd. Un giorno tua madre ti
dice vai a parlare con questa persona. Il giorno dopo vai
a parlare con quella persona. La persona è seduta dietro a una scrivania.
Tu, davanti. La persona ti chiede se hai mai insegnato italiano agli stranieri.
Tu rispondi no. La persona dice bene, sei assunto, da domani inizi. Tu
guardi la persona perplesso. La persona scorge la perplessità sul
tuo volto e ti chiede qualcosa non va? Tu domandi,
un po' titubante, così semplice? La persona ti dice si, così
semplice. Tu ringrazi e te ne vai.
Inizi
a guadagnare mille euro al mese. Vivi ancora a casa con tua madre e tua
sorella. Non hai bollette, non hai spese reali. Pensi all’affitto di
una stanza. Ma già ci vivi in una stanza.
Ti compri qualche vestito nuovo
che ne avevi bisogno, ma il consumismo non fa per te.
La musica la scarichi da internet, i dvd li compri ogni
tanto. I libri quando ne hai bisogno.
La
tua ragazza ti ha lasciato un anno fa, non hai una donna fissa con cui scopare.
In compenso hai i soldi, andare a puttane sembrerebbe la scelta
migliore. Leggi qualche annuncio, fai qualche telefonata, ti informi sui
prezzi. Realizzi le tue fantasie erotiche di dominazione.
Incontri una signora e ti fai torturare e frustare, ti
fai legare il cazzo e ti fai mettere le mollette ai capezzoli, le lecchi
le scarpe e i piedi. Vivi la tua esperienza erotica più bella. Ti senti
finalmente libero. Ti senti finalmente te stesso. Scopare pagando, però, ti
sembra ancora una gran cazzata. Fai alcuni calcoli. Guadagni duecento
euro con 32 ore di lavoro. Una troia si prende gli stessi soldi con un’ora di
lavoro, se non vieni subito. Ne vale la pena? No.
Quando
avevi una ragazza i prezzi erano gli stessi. I regali, i viaggi, le
vacanze, le cene. Solo che in quel caso non è prostituzione, è la vita di
coppia. Non fai due calcoli. Se li facessi ti accorgeresti che da un
punto di vista economico è meglio andare a puttane.
Hai
un piccolo problema. Non ti piace scopare con
le ragazze per le quali non provi niente. Non sei
mai riuscito a distinguere il sesso dai sentimenti, dalla voglia di
conoscere la persona dentro la quale stai infilando il tuo cazzo.
Spendi
i soldi in droghe varie, l’erba e il fumo e l’alcol sono le tue
scelte obbligate. La coca la lasci perdere. Gli allucinogeni sono
difficili da trovare. L’eroina richiede una maturità e una devozione che ancora
non possiedi.
Lavori
otto ore al giorno, torni a casa, scrivi o ascolti musica, ti fai una
sega, guardi un film, ceni, bevi una birra, fumi un
canna. Guardi la notte fuori dalla finestra solo quando le
tue pulsioni voyeuristiche non ti spingono a spiare e riprendere
le studentesse mezze nude che abitano nel palazzo di fronte a quello
in cui vivi.
Poi
c’è il sogno di una nuova ragazza di cui ti stai innamorando.
Poi
la cosa più bella di tutte.
Te
stesso.
Un ghigno
idiota che brilla tra le stelle a frantumare il futuro.
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