mercoledì 20 dicembre 2017

Noddfa Dawel #1

Baracche abbandonate e silenzio, stanze piene di vecchi oggetti, poltrone impolverate, libri con pagine mancanti, divani sfondati, scatoloni colmi di lampadine, i giochi della luce sulle pareti, una strana calma, la notte faceva di nuovo freddo e lo scrittore cercava delle coperte, camminando per i corridoi, aprendo porte di pura immaginazione.
C’era ancora lui, seduto da qualche parte, a osservare il tramonto, schiere di case costruite sulla sabbia, i ritmi delle maree e i discorsi lunari, le siringhe e l’eroina, una vecchia alcolizzata che raccontava dei suoi amori tossici, gli occhi a spillo, le ennesime fughe mentali, troppi acidi, troppe droghe, ognuno aveva oltrepassato il confine e si era perso, dimensioni interiori proiettate in un caotico mondo di disordine e smarrimento, oasi di delirio, promesse scritte con la vernice sulle pareti di celle di isolamento.
Continuavano a confondersi illusioni e possibilità, le rivoluzioni erano deragliate, treni di utopie lanciati in una folle corsa verso il nulla, le stazioni diventavano sempre più solitarie e così i passeggeri, erano finiti i saluti e gli incontri, poi solo una serie di addii senza speranze.
Chiamavamo ad alta voce i nomi degli assenti, non c’erano risposte, crolli di strutture nervose, quelle su cui si decideva l’equilibrio della vita, siamo stati catturati e tenuti prigionieri, le domande che alla fine abbiamo smesso di farci, le nubi all’orizzonte che diventavano astratte composizioni cromatiche, il pittore aveva finito il suo oppio e voleva solamente tornare nell’oblio.

Chiudevi le ultime stelle in prigioni di spazio e universo, le speranze che hai implorato con voci di divinità inesistenti, le guardie che ti hanno proibito di varcare la soglia, hai chiesto aiuto alle persone sbagliate, hai confessato debolezze e paure ai tuoi stessi nemici, circoli di sedie e regole scritte nella polvere, i buchi sulle braccia, le forme grottesche delle case, bastavano i minuti a raccontare bugie, hai chiuso gli occhi e il buio aveva lo stesso volto degli uomini uccisi nei sogni.

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