sabato 30 dicembre 2017

freewheelin' #33


Volti di amiche nelle strade, oscurità e asfalto, le chiavi della casa ad Aphex, Susanna e Alessio che mi aspettano in macchina mentre cerco di chiudere un cancello, i corpi da sfiorare, quelli che non vogliono essere toccati, i sussurri della violenza, le pulsioni interrotte, i punti che la pelle nasconde come codici segreti di piacere, il gatto nella cucina che mi scivola fra le dita, i passaggi morbidi e lenti, fra i sogni e gli stati di veglia, era sempre lo stesso personaggio nelle sue varianti oniriche, qualcuno che poteva percorrere i tempi e gli spazi alterati di ogni mondo possibile, tornare indietro e perdersi nelle gallerie sotterranee di metropoli del futuro, avrei accompagnato mio padre a bere birra fra i resti di edifici industriali distrutti, accoglievo i presagi del buio come messaggi da interpretare, bisognava smetterla con il pensiero e lasciarsi guidare da tutto ciò che la ragione sembrava non comprendere, avremmo imparato di nuovo a conoscere la vita, i suoi misteri e la sua essenza, i nomi che diamo alle cose non sono altro che suoni che il vuoto disperde fra le foglie fruscianti degli alberi e le scintille di splendore della luce d’inverno.

Nessun commento:

Posta un commento

freewheelin' #82

  Le notti diventavano più brevi e il sonno si popolava di sogni e fra le loro storie c’eri anche tu, il tuo volto e il tuo corpo ma non i t...