domenica 1 agosto 2021

senza titolo

 C’era una trama invisibile, nascosta fra i misteri del mondo, che ci legava gli uni agli altri, lungo le strade, negli anni e negli amori perduti, nelle distanze, negli attimi di improvvisa intimità e c’era sempre il rischio o il bisogno di ferire e lasciarsi ferite, di sentirne il dolore, di conoscerlo e accettarlo, in modo che ci attraversasse, come tutto quanto il resto, come l’amore, la gioia, come ogni momento di incertezza e paura che erano le nostre lacrime a rendere reali, ad esprimere, come la luce che brillava nei tuoi occhi, come ogni abbraccio che ho saputo essere niente altro che un addio, come ogni menzogna che mascheriamo di bellezza, come un ultimo disperato tentativo di essere noi stessi e ogni altra persona che non saremo mai. Accoglievo le tue confessioni, i tuoi errori, le tue urla come fossero i doni segreti di un’amante meravigliosa e in fondo lo erano nel pormi davanti ai miei sbagli e all’abisso e ai ricordi dei volti amati e anche a tutti i giorni in cui sono stato felice senza domande che conoscessero risposte, senza cadute che finissero per farmi mettere in ginocchio nell’attesa di una spiegazione che non sarebbe mai arrivata, perché non c’erano significati nelle nostre azioni, come non c’era nessuno che ci avrebbe giudicato se avessimo scelto un camino invece di un altro, tutto continuava, giorno dopo giorno e noi non potevamo opporci a questo fluire, spinti alla deriva fra onde e scintille in costante movimento, c’era ancora l’orizzonte del tuo sguardo da qualche parte e gli universi al loro interno e solo quando sarai lontana da me capirai quanto è stato importante amarti, essere parte di te, essere un respiro nella tua bocca, un bagliore nel buio dell’eternità, un brivido inaspettato, un’altra notte fuggita fra le tue braccia, ogni risveglio che non abbiamo vissuto, ogni sconfitta che abbiamo chiamato libertà.

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